La pandemia Covid-19 e i vaccini contro il SARS-CoV-2: un tema ormai ampiamente dibattuto a livello globale. Una pandemia che ha colpito e, in alcuni casi messo in ginocchio, tutti i Paesi del pianeta, riportando in auge un rischio, quello pandemico, che sembrava ormai improbabile nelle strategie di difesa e sicurezza mondiali.
Come spesso accade per gli eventi che minacciano la sicurezza internazionale, gli occhi dell’opinione pubblica sono puntati verso le proposte di gestione del problema e le possibili soluzioni messe in campo, in particolare l’intera campagna di approvvigionamento dei vaccini e le politiche di vaccinazione.
Tuttora, a più di un anno dall’inizio della pandemia, quest’ultima è al centro delle agende politiche di moltissimi Stati e l’arma per combatterla, i vaccini, rappresentano uno strumento geopolitico e di soft power molto potente in mano alle Nazioni che sono state in grado di sviluppare un siero efficace nel contrasto al virus. La scoperta della formula adatta per il siero, unitamente alla capacità di produzione dello stesso in quantità tali da coprire il fabbisogno mondiale, è diventata ad oggi uno strumento potentissimo per quelle Nazioni che cercano di ottenere una propria influenza sul resto del mondo. Il vaccino contro il SARS-CoV-2 è diventata un’arma così importante sul piano delle relazioni internazionali da scatenare una lotta tra gli Stati anche nella dimensione cibernetica, dove la protezione delle informazioni risulta la capacità fondamentale.
Il presente elaborato, che verrà pubblicato in 5 parti separate, mira da un lato ad analizzare l’incremento degli attacchi cyber legati alla diffusione del SARS-CoV-2 ed alla ricerca sui vaccini e la responsabilità degli Stati rispetto a tali attacchi, dall’altro le politiche messe in campo dai vari Paesi in tema di vaccinazioni, al fine di aumentare la propria influenza su intere aree di mondo.
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