La Cina è un paese che, storicamente, ha sempre mantenuto la propria integrità territoriale di impero agricolo, salvo alcune variazioni dei propri confini politici. Al contrario, l’Europa, dopo la caduta della dominazione di Roma, si è frammentata in diversi Stati che hanno, taluni prima rispetto agli altri, sviluppato una propria identità, legata al concetto di stato-nazione. La Cina ha identificato nell’unità (Jacques: 2009) il perno del proprio essere, senza contemplare ipotesi disgregative. Qui, infatti, si è accresciuto nel tempo “un sistema culturale organico costruito attorno a un territorio
ben definito” (Napoleoni: 2008).La Cina confina con tredici paesi: la Corea del Nord, la Russia, la Mongolia, il Kazakhstan, il Kyrgyzstan, l’Afghanistan (anche se per un brevissimo tratto), il Pakistan, l’India, il Vietnam, la Birmania, il Laos, il Bhutan e il Nepal. Ha avuto dispute di confine con molti
di questi paesi, portando a scontri militari a partire dal periodo post rivoluzione del 1949, quando si è instaurata la Repubblica Popolare Cinese di Mao Zedong. Da allora, le tensioni con l’India, la Russia (a quel tempo l’Unione Sovietica), il Vietnam e il Giappone, tra gli altri, non sono state poche. La Cina, infatti, ha ancora problemi irrisolti. Le relazioni con i paesi limitrofi non sono, in genere, particolarmente amichevoli. I nodi sono rappresentati da questioni territoriali, ma anche da motivi di interesse.

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