Generalmente i tecnici russi non utilizzano i termini cyber (kiber) o cyberwarfare (kibervoyna), eccetto quando si riferiscono a scritti occidentali o stranieri sul tema. Al contrario, come quelli cinesi, tendono ad usare la parola informatizzazione, concettualizzando le operazioni informatiche all’interno della più ampia rubrica della guerra d’informazione (informatsionnaya voyna). Il termine, come viene impiegato dai teorici militari russi, è un concetto olistico che comprende operazioni di rete informatica, guerra elettronica, operazioni psicologiche e operazioni di informazione. In altre parole, il cyber è considerato un meccanismo per consentire allo Stato di dominare il panorama dell’informazione, che è ritenuto come un dominio di guerra vero e proprio. Per riuscire a gestirlo adeguatamente, tale dominio deve essere impiegato come parte di un insieme di sforzi governativi, in concomitanza con altre armi, come ad esempio gli strumenti d’informazione più tradizionali, incluse le operazioni di disinformazione, PsyOps, guerra elettronica e sovversione politica…

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