L’analisi precedente ha visto protagonista lo studio sulle periferie inglesi, francesi e tedesche animate da una forte presenza di fedeli musulmani, focalizzando sia sulle motivazioni che spingono una persona ad arruolarsi tra le file di un gruppo terroristico islamico sia sui pericoli reali di sicurezza che la presenza di jihadisti nelle città comporta. In Europa, le aree sensibili dal punto di vista del mantenimento dell’ordine, collegate alla minaccia terroristica islamica, vengono spesso definite giornalisticamente parlando, come “no-go zone”, ovvero porzioni di città in cui l’accesso alle forze dell’ordine o a civili venga vietato se non facenti parte della stessa comunità. Approfondiremo nel report la tematica delle “no go zone” analizzando le periferie del Belgio e della Svezia.
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