La spirale endogena della crisi siriana giunta al suo settimo anno di evoluzione rappresenta un crocevia fondamentale non solo per la politica medio orientale ma anche di quella internazionale con la partecipazione esterna di alcune delle grandi potenze globali. L’accresciuta importanza dei processi di regionalizzazione che avviano al contempo dinamiche di securitizzazione e/o de-securitizzazione rappresentano la base per comprendere l’effetto spill-over dell’instabilità, che ha già provocato l’entrata in campo di diversi attori statuali e non, aventi spesso fini contrapposti tra loro così come d’altro canto, è apparso evidente come le istituzioni internazionali ed in particolar modo l’ONU non sia stato in grado di definire una risoluzione o una road-map per la stabilizzazione del paese all’interno delle discussioni del Consiglio di Sicurezza. Questa impasse politica oltre ad avere effetti catastrofici nel teatro siriano per quanto concerne la crisi umanitaria, ha visto riemergere una politica di potenza competitiva tra gli attori volta ad avanzare e proteggere i propri interessi strategici, economici e di sicurezza nell’area.

Continua a leggere…

Per scaricare il paper Registrati o effettua il Login (la registrazione è gratuita)

Registrazione
 

Iscriviti alla newsletter.

Resta sempre aggiornato sulle nostre novità.