Sin dall’antichità le grandi cerimonie religiose, gli spettacoli nell’arena, le olimpiadi, le celebrazioni di eventi speciali avevano il potere di radunare grandi insiemi di persone nel medesimo luogo. Gli assembramenti di folle erano tipici anche delle situazioni di crisi- si pensi alla rivolta del pane o all’epidemia di peste raccontate dal Manzoni- dando luogo a comportamenti collettivi su larga scala. È solo, però, dalla Rivoluzione Francesi in poi che i grandi movimenti collettivi cominciarono ad assumere un vero e proprio peso sociale e politico. La nascita e la diffusione delle industrie e il conseguente processo di urbanizzazione, che spinse molte famiglie a migrare dalle campagne verso le città, hanno determinato la concentrazione di elevati numeri di persone in spazi ridotti, favorendo di fatto quei processi di interazione sociale che condussero alle proteste collettive di fine Ottocento. È proprio in questo periodo, a cavallo con il nuovo secolo, che si iniziò a studiare il fenomeno delle folle…

Per scaricare il paper Registrati o effettua il Login (la registrazione è gratuita)

Registrazione
 

Iscriviti alla newsletter.

Resta sempre aggiornato sulle nostre novità.