Da tempo il mondo dell’intelligence si interroga se si debba riconoscere all’analisi intelligence il rango di scienza piuttosto che di arte e ciò a causa, principalmente, delle inevitabili implicazioni che l’appartenenza all’una o all’altra categoria avrebbe sulla selezione, formazione ed addestramento degli analisti.

Se l’analisi informativa fosse una scienza, che tipologia di scienza dovrebbe essere? Se il prodotto dell’analisi fosse solo il risultato dell’estro e delle conoscenze dell’analista, come perfezionarlo? Come andrebbero selezionati, formati ed addestrati gli analisti?

Questo articolo, pubblicato anche sul sito del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, ha lo scopo di esaminare le argomentazioni degli esponenti delle opposte posizioni e definire, se possibile, in che misura un analista debba utilizzare metodi e tecniche di analisi strutturata piuttosto che il proprio intuito e fantasia.

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