La guerra in Libia, conclusasi con la morte del generale e presidente Gheddafi, sollevò una serie di incognite sul futuro del paese che inevitabilmente si intrecciarono con quella dell’intera regione. L’insurrezione libica fu percepita come uno dei segnali premonitori che affondarono le loro radici nella sua storia che si snoda tuttora lungo i suoi confini interni, non solo geografici ma anche sociali, economici e culturali, segnando così facendo, in maniera marcata, i suoi tratti distintivi e le sue sorti sin dai primi anni del secolo scorso. Solo ripercorrendo queste linee di demarcazione è possibile capire le difficoltà della Libia nella modernità, la quale stenta a trovare una propria pace reale e una stabilità intrinseca sul fronte domestico ed internazionale.

Le problematiche attuali, che trasformarono la Libia in uno Stato fallito, minato dagli interessi e dalle rivalità delle varie tribù presenti sul suo territorio, oltre che dalle proiezioni geopolitiche ed energetiche manifestate dai singoli membri della coalizione NATO a partire dal 2011 con particolar riferimento alla Francia, Gran Bretagna e all’Italia, affondarono le loro radici nel passato.

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