La quasi totalità dei realisti, inclusi John Mearsheimer e Stephen Walt, manifestò fin da subito scetticismo verso le decisioni prese dall’amministrazione Bush sull’intervento militare in Iraq.
Mearsheimer raccomandò una posizione diplomatica, non violenta, che consisteva nel raccogliere informazioni puntuali sul terrorismo e sulla cooperazione con gli alleati internazionali. Gli Stati Uniti avrebbero dovuto focalizzare la propria attenzione sulla guerra contro Al-Qaeda, anziché impegnarsi contro una guerra globale al terrorismo, adottare politiche più caute verso il mondo islamico per ridurre l’antiamericanismo e abbandonare, o quantomeno mitigare, la forte retorica presente nei discorsi dell’amministrazione Bush. Il modo migliore per annientare Al-Qaeda sarebbe stato quello di abbassare il profilo militare americano nel mondo e cercare di migliorarne l’immagine nel mondo islamico.
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