Il termine talebano deriva dalla parola Talib (طالبان), al plurale taliban, che sia in Farsi che in Pashtu significa semplicemente studente. Questo termine ha acquistato un’accezione negativa nel momento in cui i media hanno iniziato a definire come talebano il gruppo di orientamento islamico fondamentalista presente in Afghanistan e Pakistan.
Il collegamento con il termine “studente”, comunque, non è del tutto casuale; in effetti i talebani (nell’accezione di movimento fondamentalista che ormai convenzionalmente si riconosce) nascono dalla volontà di aggregazione di alcuni studenti sunniti, in maggioranza di etnia pashtu, delle madrasse: le scuole coraniche afghane e pakistane.
L’ascesa al potere di questo gruppo avvenne nel 1996, quando fondarono l’Emirato Islamico dell’Afghanistan, in seguito alla guerra civile esplosa in Afghanistan dopo la caduta dell’Unione Sovietica avvenuta nel 1989. Il loro scopo principale era quello di fondare un Emirato costituito sulla base della Shari’a e che sia in grado di rappresentare al meglio la cultura islamica.
Inizialmente i talebani, guidati dal Mullah Mohammed Omar, ricevettero appoggio dai pashtu afghani e dai pakistani, e non furono ostacolati da nessun Paese occidentale in quanto furono in grado di imporre una tregua per l’Afghanistan ottenendo la resa, o eliminando, i Signori della guerra che non si allineavano alla loro politica.
L’Afghanistan trovò dunque la pace, ma il prezzo fu quello di dover accettare le regole imposte dai talebani che consistevano nell’applicazione della Shari’a. Con l’ascesa al potere il movimento fondamentalista instaurò dunque la legge islamica riproponendo l’usanza dell’amputazione di una o entrambe le mani come punizione per i furti e della lapidazione per l’adulterio; furono vietate le televisioni e qualunque tipo di immagine, musica e danza; agli uomini fu vietato di radersi la barba e alle donne fu impedito di lavorare e fu tolto il diritto di accedere a qualunque tipo di istruzione mista.
L’Emirato islamico dell’Afghanistan ottenne il riconoscimento soltanto da tre Paesi: gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e il Pakistan (che fu anche l’ultimo a ritirare tale riconoscimento), ma, nonostante ciò, l’interesse occidentale si spostò sul tema dei talebani soltanto in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 contro le Torri gemelle.
Solo nel 2001 infatti, complice l’alleanza tra i talebani e il gruppo terroristico di al Qaida, gli Stati Uniti d’America, appoggiati dal Regno Unito, mossero guerra contro il movimento guidato dal Mullah Omar sancendo l’inizio della missione Enduring Freedom.